- Ciao Andrea e ben arrivato a Candia. Iniziamo con una domanda facile facile: cosa rappresenta per te il volley?
Ah, bella domanda…Ho passato il 90% della mia vita a giocare ed allenare….
2. Tu hai giocato ad alti livelli, qual è stato il tuo ruolo in campo e fuori dal campo?
In campo sono stato palleggiatore. Non sono mai stato capitano perché ero una “testa calda” e ci sono stati diversi cartellini . Però sono sempre stato un trascinatore.
3. Qual è stata la soddisfazione sportiva più grande, quella da non dormirci la notte?
Ce ne sono state tante. Ho vinto 7/8 campionati, pero’ la gioia forse più grande è quando sono sceso dalla serie B alla serie C e ho vinto il campionato con Vecci Jesi, allenato da Mario Carletti. Abbiamo vinto i play-off a Nocera Umbra ed è stato un grandissimo risultato.
4. Da allenatore, che cosa hai portato dell’Andrea giocatore
La grinta. Cerco di trasmettere la grinta, “da fioli muti a fioli che si esaltano”.
5. Come si diventa, dal tuo punto di vista, un grande giocatore? E per grande intendiamo fuori e dentro il campo.
Dedizione, passione e altruismo, e umiltà.
6. Che cosa ti ha spinto ad accettare la proposta del Candia Volley?
Sono stato un pazzo (ride). Per me allenare il femminile rappresenta una sfida, visto che ho sempre allenato squadre maschili.
7. Quali sono i tuoi obiettivi stagionali?
Sicuramente vincere la seconda divisione con il contributo delle ragazze più piccole.
8. Tre aggettivi per definire l’Andrea allenatore….
Tenace, perseverante e pretenzioso.
9. Che cosa “pretendi” dalla tua squadra?
Voglia di imparare e che diano il massimo sempre, indipendentemente dai risultati. E soprattutto che siano “gruppo”.
Grazie Andrea e in bocca al lupo per la tua avventura! A noi il tuo obiettivo piace molto e speriamo si possa realizzare!
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